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PROGETTO ED IMPEGNO SOCIALE

"Guardate nel profondo della natura, e allora capirete meglio tutto". (Albert Einstein)

Da questa "frase" prende vita il nostro progetto: il desiderio di guardare nel profondo della natura e conoscere la storia di chi ha vissuto e convissuto con essa.

Nel Sociale

Nel rispetto degli impegni presi con la FENALC (federazione nazionale liberi circoli) e con il Cip (comitato italiano paralimpico) la A.S.D.E.M. “Pesca e Natura Lago di Fondi” garantisce l’ accesso alle proprie aree e lo svolgimento delle attività sociali, a titolo completamente gratuito, a tutti i portatori di handicap.
Gli spazi e le strutture che sono state messe a disposizione della nostra associazione rappresentano l’unica e concreta via di accesso al Lago di Fondi. Disponiamo di ampi giardini e diverse strutture pensate per servire tutti, soprattutto i diversamente abili. Chiunque potrà rilassarsi in riva al lago, fare un giro in barca, un pic-nic, partecipare a tutte le attività sociali oggetto del nostro impegno. (ingresso riservato solo ai soci)

 

I Ragazzi

Coinvolgere i bambini e trasmettere loro l’amore per la natura, il rispetto dell’ambiente permettendogli di conoscere le piante, gli animali, i pesci e la storia che racconta come negli anni l’uomo si sia adattato a vivere in questi luoghi.  Un percorso didattico fatto di attività all’aperto, visite presso le aree naturali più interessanti  del Comprensorio,  incontri con i pescatori che mostreranno loro le attrezzature e le tecniche di pesca impiegate nel corso di quasi cento anni; letture, video proiezioni e dibattiti riguardanti la flora e la fauna lacustre; corsi di pesca sportiva ecosostenibile (senza uccisione o detenzione del pescato); escursioni in barca e a piedi lungo le rive del Lago. La concreta possibilità e volontà di far crescere le nuove generazioni in un clima di rispetto ed amore per la natura e per il prossimo.

Le Buone Abitudini

Pescare non vuol dire per forza uccidere un pesce.

 La pesca è sempre stata una delle attività più praticate dall’uomo. Anticamente le tecniche di questa arte venivano studiate e praticate per il bisogno di nutrirsi o di commerciare. Dai Mari ai fiumi e laghi di tutto il mondo, l’uomo ha tratto beneficio e risorse preziose per la sopravvivenza e, grazie a condizioni economiche migliori, la pratica della pesca si è estesa anche a praticanti amatoriali, sportivi. La necessità di sfamarsi e nutrirsi si è trasformata nel tempo nella cattiva abitudine di prelevare, e quindi uccidere, i pesci anche se questi non sarebbero finiti sulle nostre tavole ma piuttosto gettati nei rifiuti o peggio ancora abbandonati sulle rive. Nel caso specifico della pesca amatoriale, sportiva, praticata cioè per diletto e non per bisogno, si è diffusa tra gli appassionati la sana abitudine di rilasciare le prede, dopo la cattura, nel proprio habitat. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che il numero di pesci nelle acque è sempre minore e dunque il desiderio di continuare a praticare questo sport implica la necessità di preservare il numero e la salute dei pesci, e conseguentemente preservare la natura e l’ambiente da inquinamento, sfruttamento, maltrattamento. Esseri umani, vegetali, animali, terra, acqua, aria, l’intero ecosistema all’interno del quale solo l’uomo può determinarne le sorti. Rispettare ed amare significa conoscere e comprendere. Impariamo a farlo, Insieme.

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